Una
gara perfetta
Finalmente dopo
anni di attesa, mi son deciso compro un cane!!
La scelta della
razza cade sul Border Collie, dopo essermi imbattuto per caso in una
gara d'agility, me ne sono innamorato.
Lì, ho potuto vedere dei
bellissimi cani correre e saltare come pazzi , ma ancora più bello è
stato vedere una signora molto avanti con l' età che con la sua
“velocità ” affrontava il percorso, con affianco il suo cane e
lui si fermava ad aspettarla dopo ogni ostacolo.
Questa per me è
stata un bellissima dimostrazione di binomio e di sport per tutti,
cosa che vista la mia vita da pantofolaio e il mio fisico da
lanciatore di coriandoli mi dava speranza...
Incomincia la
lunga ricerca per la mia futura compagna di mille avventure.
Dopo aver
ascoltato un po' i consigli degli amici che mi raccomandavano tutto
ed il contrario di tutto, mi butto su internet, mandando mail per
tutta Europa, dalla Polonia alla Scozzia.
Qualche giorno
più tardi mi arrivano le prime risposte, purtroppo negative, ma poi
come un fulmine a ciel sereno si libera proprio la cucciola che mi
era piaciuta di più.
Tutto contento
contatto l' allevatrice che mi descrive la cucciola come un “po'
sopra le righe”.
Io non me ne preoccupo minimamente, anche perché
pur non avendo nessuna esperienza cinofila, avevo letto tutti i libri
di Lorenz e poi uno spirito ribelle mi ispira.
La vado a
prendere e me ne innamoro subito, bianca-marrone con i suoi
occhioloni verdi mistici, mi sento già fregato, così decido di
chiamarla Mistic - Mist per gli amici.
Dopo alcuni
giorni di ambientamento, pur trascorrendo tutto il giorno in campagna
e facendo lunghe passeggiate, la piccola Mistic, la sera non dava
segni di voler dormire, anzi al calare delle tenebre veniva presa da
una frenesia e correva di quà e di là come un indemoniata.
Vedendola in
quello stato, le parole dell'allevatrice “un po' sopra le righe”
mi sembravano limitate.
Neanche Konrad
padre dell'etologia moderna, riusciva a darmi una soluzione, così mi
affidai alla fede, con l'acqua benedetta regalata da mia madre,
provai a esorcizzarla con alcune gocce prima e con il resto della
bottiglietta poi, ma niente.
La belva non
cedeva, così ormai disperato provai a farle mordere una vecchia
ciabatta e finalmente dopo un paio di morsetti, incredibilmente
funzionò!! Dormiva.
Dopo alcuni
mesi e svariate cose distrutte in casa con la scusa di farsi i denti,
mi iscrivo e vado a fare il primo allenamento d'agility.
Emozionato come
il primo giorno di scuola, rimango un po' deluso nel constatare che
la lezione, consiste solo nella socializzazione di alcuni ostacoli,
che tra l'altro la Mistic affronta tranquillamente pascolando da
tutte le parti ed io povero illuso che già mi immaginavo di correre
e saltare tra slalom e passerelle.
In realtà quel
primo allenamento era solo la cima dell'iceberg, non avevo idea di
quello che mi aspettava più avanti.
Col passare del
tempo, c'erano sempre più cose da imparare, l'aeroplano, le
chiusure, le traiettorie ideali e così via, era come fare un ballo
di sala, correndo con la Mistic.
Se la conduzione rimaneva armoniosa
allora sembrava facile e perfetto, ma se andavo un po' fuori tempo
era come se gli schiacciassi un piede e tutto usciva sgraziato e
andava a rotoli.
Ovviamente se
l'allenamento riusciva bene era sempre per merito della Mistic,
viceversa se andava così così, era per colpa mia.
Pur con tutte
le fatiche fisiche e mentali a fine allenamento guardavo i suoi occhi
vivaci e felici e mi ripetevo come un mantra che non avrei mollato e
che saremmo andati avanti ad inseguire le nostre avventure nel
fantastico mondo dell'agility.
Finalmente dopo
tanti giorni di allenamento , con quasi due anni di età, arriva il
giorno del debutto, il primo nostro esame.
Ci sentivamo
pronti ed eravamo pronti, ma presi dall'emozione di tutta quella
gente che ci guardava incitandoci e il giudice che ci appariva come
un mostro mangia agilisti , facemmo il nostro primo eliminato.
Così dopo
tanta fatica fatta per allenarci, arrivò anche una nuova compagna,
la sconfitta.
Quello che mi
recriminavo di più, non era di aver fatto un eliminato, nella nostra
prima gara, ma di non aver potuto dimostrare i frutti dei nostri
allenamenti, che ci erano costati così tanto impegno e fatica.
Gli amici
agilisti, invece con un grande sorriso ed una pacca sulla spalla, mi
spiegarono che capitano a tutti situazioni così e di non
preoccuparmi perché questo e' l'agility.
In seguito,
guardando correre la Mistic nelle nostre passeggiate mi ricordai, che
avevo iniziato a fare questo sport, non per puro spirito agonistico
ma per entrare semplicemente in quella simbiosi fatta di movimenti e
corsa con lei, che tanto mi aveva colpito ed emozionato guardando la
gara di quella vecchietta tempo addietro.
Stampandomi
bene a mente quella sensazione, finalmente trovai la quiete prima
della tempesta che tanto cercavo.
La volta
successiva ci divertimmo e senza troppi problemi arrivò anche un
buon risultato.
Di gare
incominciammo a farne tante e sopratutto a divertirci anche quando il
nostro compagno eliminato ci prendeva a braccetto, anzi quelli sono
tra i ricordi più divertenti,come quella volta che dopo aver saltato
il primo ostacolo la Mistic scappo fuori dal campo per inseguire un
frisbee lanciato da un passante, lasciandomi così come uno
stoccafisso in mezzo al campo.
Ovviamente
Standing Ovation da
parte del pubblico!! Inchino al giudice e via a recuperare la Mistic
che correva felice col frisbee in bocca.
Pian piano
imparammo a conoscerci sempre meglio e conoscemmo anche il vero nome
della somma delle nostre avventure.
Semplicemente “
Esperienza ”
Proprio grazie
a lei, con un pizzico di fortuna e tanta determinazione, siamo
arrivati al gradino più alto del podio... della nostra gara
perfetta.
Dedicato a
tutti gli amanti dell'agility e ai loro cani.